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Crollo parziale di alcuni edifici

Castro Marina

In data 25 febbraio 2009 la Procura della Repubblica di Lecce affidava, agli ingg. Fabrizio Palmisano, Carlo Viggiani e Amedeo Vitone l’incarico di Consulenti Tecnici relativamente al Crollo parziale di alcuni edifici siti in piazza Dante di Castro Marina (Lecce) avvenuto il 31 gennaio 2009. Venivano formulati i seguenti quesiti :
1) “esaminati gli atti del procedimento riferiscano i cc.tt. in merito alle cause e modalità del crollo”;
2) “dicano i cc.tt. se eventuali aspetti di natura geologica, idrogeologica e geotecnica abbiano influenzato il crollo”.
3) “verifichino se l’iter amministrativo relativo ai lavori in corso presso lo stabile sia stato regolare”;
4) “dicano se eventuali irregolarità degli adempimenti relativi all’esecuzione dei lavori di cui al punto 3) abbiano avuto concreta efficienza causale nella verificazione del crollo.”
I Consulenti Tecnici hanno effettuato, a partire già dalla giornata di affidamento dell’incarico., sistematiche ed approfondite indagini, rilevazioni, prove e verifiche, finalizzate all’acquisizione di ogni conoscenza utile all’espletamento dell’incarico. Per lo svolgimento di tali attività i Consulenti Tecnici si sono costantemente avvalsi, della collaborazione di Consulenti Ausiliari specialisti. Gli elementi di conoscenza acquisiti sono stati assunti a riferimento degli studi e delle analisi numeriche effettuate e delle conseguenti valutazioni conclusive. Detti elementi (informazioni, documenti, dati tecnici, ecc.) sono stati essenzialmente desunti:
•    dall’esame della documentazione reperita presso privati ed Enti Pubblici;
•    dall’esame della documentazione relativa ai lavori in corso;
•    dalla documentazione fotografica delle fasi di soccorso e di rimozione delle macerie;
•    dalla diretta osservazione dei lavori di rimozione delle macerie;
•    dai rilievi eseguiti sul sito del crollo;
•    dalle prove sperimentali di laboratorio.
Sono state effettuate analisi numeriche non lineari secondo il Decreto del Ministero delle Infrastrutture 14.01.2008 “Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”.
Nei casi, come in quello in esame, di crolli rovinosi, che coinvolgono intere opere, o loro rilevanti parti, non è raro che il fenomeno tragga origine da una ‘causa prima’ (e quindi da un danno) anche molto localizzata. In tali circostanze, dunque, si verifica che il danno finale risulta ‘sproporzionato’ alla causa che ha innescato il fenomeno, in conseguenza della sua rovinosa propagazione in una parte dell’opera (se non addirittura nell’intera costruzione) di dimensioni di gran lunga maggiori di quelle della regione danneggiata all’origine. Nell’analisi effettuata, quindi, si è operata una distinzione fra le cosiddette ‘cause prime del crollo’ e le ‘cause dell’entità e delle modalità degli effetti delle prime rotture locali’.

Ruolo di PPV Consulting (ing. Fabrizio Palmisano): C.T.U. (in collegio con gli ingg. Carlo Viggiani e Amedeo Vitone).
Committente: PROCURA DELLA REPUBBLICA DI LECCE.