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Crollo parziale del “Palazzo Edilizia”

Salerno

Durante la notte del 15 giugno 2007, un’ala di uno degli edifici più importanti di Salerno (il cosiddetto “Palazzo Edilizia”) è crollata ottanta anni dopo la sua costruzione. Solo una serie di eventi fortuiti ha fatto in modo che non ci fossero vittime.
Obiettivo dell’analisi condotta dai Periti è stato principalmente l’individuazione delle cause e delle concause di un collasso così rovinoso. I Periti hanno effettuato, a partire già dalla giornata di affidamento dell’incarico (29 giugno 2007) da parte del G.I.P., sistematiche ed approfondite indagini, rilevazioni, prove e verifiche, finalizzate all’acquisizione di ogni conoscenza utile all’espletamento dell’incarico.
Per lo svolgimento di tali attività i Periti si sono costantemente avvalsi, della collaborazione di Consulenti Ausiliari specialisti.
Gli elementi di conoscenza acquisiti sono stati assunti a riferimento degli studi e delle analisi numeriche effettuate e delle conseguenti valutazioni conclusive.
Detti elementi (informazioni, documenti, dati tecnici, ecc.) sono stati essenzialmente desunti:
•    dall’esame della documentazione reperita presso privati ed Enti Pubblici;
•    dall’esame della documentazione relativa ai lavori in corso;
•    dalla documentazione fotografica e video delle fasi di soccorso e di rimozione delle macerie;
•    dalla diretta osservazione dei lavori di rimozione delle macerie;
•    dai rilievi eseguiti sul sito del crollo;
•    dalle prove sperimentali di laboratorio.
Le verifiche numeriche sono state condotte secondo gli Eurocodici differenziando i tipi di approcci. Sono state fatte sia analisi semplificate con riferimento alle tensioni medie agenti sulla sezione orizzontale dei maschi murari sia analisi condotte mediante modelli agli elementi finiti in campo elastico lineare e non lineare. Lo scopo dei diversi livelli di analisi è stato sia cogliere aspetti di dettaglio del comportamento strutturale sia evidenziare che ogni affinamento del livello di analisi determina una riduzione dei margini di sicurezza. Le suddette analisi sono state condotte con il metodo semiprobabilistico agli stati. Inoltre sono state svolte analisi numeriche con il metodo probabilistico.
Nei casi, come in quello in esame, di crolli rovinosi, che coinvolgono intere opere, o loro rilevanti parti, non è raro che il fenomeno tragga origine da una ‘causa prima’ (e quindi da un danno) anche molto localizzata. In tali circostanze, dunque, si verifica che il danno finale risulta ‘sproporzionato’ alla causa che ha innescato il fenomeno, in conseguenza della sua rovinosa propagazione in una parte dell’opera (se non addirittura nell’intera costruzione) di dimensioni di gran lunga maggiori di quelle della regione danneggiata all’origine. Nell’analisi effettuata, quindi, si è operata una distinzione fra le cosiddette ‘cause prime del crollo’ e le ‘cause dell’entità e delle modalità degli effetti delle prime rotture locali’.

Ruolo di PPV Consulting (ing. Fabrizio Palmisano): Perito (in collegio con l'ing. Amedeo Vitone).
Committente:  TRIBUNALE DI SALERNO.